Colorare un “Mandala” aiuta a rilassarsi applicandosi ad una attività divertente, riconoscendo l’utilità dell’attenzione, della concentrazione e dell’accettazione del momento presente: in modo che la mente non si perda dietro a ricordi che si accavallano senza tregua, né galoppi verso problemi di un futuro che ancora non c’è.

I “Mandala” si incontrano quando si è pronti ad approfondire il viaggio interiore.

Il laboratorio propone otto incontri, in ciascuno dei quali si prende in considerazione un tema, che si sviluppa e si definisce con la realizzazione di un “Mandala”, usando  varie tecniche artistiche con  matite, pennarelli, pastelli, acquerelli ecc.

Nei primi viene posta l’attenzione sul significato del termine, sul perché e a che cosa serve colorare un “Mandala”.

Durante gli incontri successivi viene sviluppata la qualità di osservazione: in numerosissimi organismi naturali e in elaborati realizzati dall’uomo possono  leggersi “Mandala”: sia nella struttura di fiori, di conchiglie, di cristalli, ecc., che nelle decorazioni di tutte le civiltà: rosoni gotici, templi indù, buddisti, islamici, tibetani ecc..

I “Mandala” aiutano, con il disegno e con i colori, a liberare l’immaginazione e a sperimentare con consapevolezza  la strada di un  maggiore equilibrio e di una  conoscenza più profonda di sé.